mercoledì 25 giugno 2008

4a tappa: Celle sul Rigo (Si)-Capodimonte (Vt) 67km e 870m dislivello.

come si vede dal diagramma dell'altimetria è stata una tappa molto mossa in stile tipicamente appenninico, sulla falsariga di quelle precedenti. Strade perfette, vero paradiso della bici, eccezion fatta per la Cassia, ma dal Lazio in poi le condizioni del manto stradale peggiorano sensibilmente. La viabilità dell'alto Lazio è più povera di quella toscana: le strade sono mal mantenute e la viabilità secondaria è spesso sterrata, rendendo difficile e più impegnativo l'uso di una specialissima da strada. Attenzione anche al poco rispetto (e forse scarsa abitudine) dei laziali alla guida nei confronti di noi ciclisti, in un paio di occasioni ho rischiato grosso !

5a tappa: Capodimonte (Vt)-Bracciano (Roma) 90 km e 1050m dislivello.

tappa meravigliosa dal punto di vista paesaggistico e geografico; tecnicamente impegnativa per il gran caldo (oltre 35°C) e per la lunga salita dalla Cassia al Lago di Vico, splendido specchio d'acqua vulcanico situato a 700m slm. Strade sempre in cattivo stato di manutenzione ma traffico meno intenso del solito nonostante il giorno feriale. Solita ignoranza nei confronti di noi ciclisti da parte dei ciociari; Cassia sempre disastrata, puzzolente e rumorosa così come invece magnifici i pezzi da e per il lago di Vico e da Sutri al lago di Bracciano sia dal punto di vista stradale (ottimo asfalto e pochissimo traffico) che paesaggistico: si pedala spesso all'ombra di magnifiche foreste composte da alberi secolari, impressionante quella della Riserva Naturale del Lago di Vico.

6a tappa: Bracciano (Roma)-Nettuno (Roma) 111 km e 500m dislivello.

tappa molto più anonima di quello che mi aspettavo, piacevole fino alle porte di Roma, allucinante nei pressi della raffineria di Malagrotta, deludente sul litorale ostiense nonostante la presenza delle ville di Plinio e Laurentum all'interno di una magnifica pineta sita in riva al mare. Sicuramente sbagliato fare quest'aultima parte costiera dell'itinerario in una domenica d'estate, molto più piacevole ed attraente un martedì di ottobre..