sabato 24 maggio 2008

RIFLESSIONI


Ho capito che quello che mi piace veramente è la scoperta, usare la bici come mezzo di svago totale soprattutto a livello mentale. Seguire gli input della mente in maniera naturale, senza contrastarla.. oggi mi dice montagne, sarà per il giro in tv, sarà perché sarà, ma mi dice montagne.. non che avessi dei dubbi a riguardo, son sempre state le grandi montagne ad attirare la mia attenzione, la mi fantasia: luoghi aspri, difficilmente accessibili, immensamente maestosi..
Ma bisogna essere allenati. Soprattutto per godere, altrimenti è un calvario e non si apprezzano i grandi momenti di una mitica scalata ad un grande passo. E allora bisogna mettersi sotto, senza esagerare, ma bisogna insistere per essere pronti per luglio, mese clou per questo genere di imprese.
La collaborazione con Stefano, il fatto di avere assistenza ma soprattutto indipendenza nell’organizzare nuovi percorsi mi hanno di fatto molto motivato ed ho capito che posso permettermi qualsiasi tracciato senza che esso sia a loop, ovvero un giro circolare con partenza ed arrivo nel medesimo punto. Una grande novità che apre scenari impensabili.. Ho in mente di tracciare il mio giro d’italia alla façon dei grandi giri dei professionisti: tappe separate tra loro e qualche trasferimento in mezzo per apprezzare ed approfondire al meglio i posti più magici che l’italia nasconde nel suo patrimonio naturalistico e storico.

Ecco che ho deciso di cambiare radicalmente la formula del mio giro, non più una cavalcata millimetrica nord-sud bensì un approccio più sportivo, più contemporaneo ma allo stesso tempo alquanto vario ed intrigante: una serie di tappe singole alla ricerca dei posti più belli e significativi dell’italia legata alle due ruote.
Il randagio sale prepotentemente alla ribalta, la fantasia ha le briglie sciolte, i muscoli cominciano a reagire, la mente è focalizzata, il resto si vedrà, come sempre..